È il manoscritto autografo della conferenza tenuta da Silvestro Centofanti per le celebrazioni dantesche organizzate a Firenze dal 14 al 16 maggio 1865. Nella nuova capitale si onorò Dante come «il profeta dell’Italia presente, il fondatore dell’Unità nazionale» (cfr. Guida officiale per le feste del centenario di Dante Alighieri nei giorni 14, 15 e 16 maggio 1865 in Firenze, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1865, p. 6). Il 16 maggio si tenne la seduta straordinaria dell’Accademia, nella Sala Giordano di Palazzo Riccardi, con l’intervento di apertura dell’arciconsolo Gino Capponi e la lectio magistralis di Silvestro Centofanti (1794-1880), che tenne un «discorso elegante e caldo di patrio affetto intorno alla mente e alle opere dell’Alighieri» (ACF, Diario IV, ms. segnato 366, p. 75). Centofanti, accademico corrispondente dal 1858, era titolare dal 1841 della cattedra di Storia della filosofia nell’Ateneo di Pisa, dove svolgeva lezioni su Dante e sul platonismo.
