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Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana

Bella copia manoscritta per la stampa della prima edizione del «Vocabolario» (1606-1610), vol. II, autografo di Bastiano de’ Rossi. Lemmi «ospizio», «ossame», «ossequioso». ACF, Ms. 22, p. 64

L’immagine mostra una pagina del volume secondo, di quattro, della copia a pulito del primo Vocabolario dell’Accademia della Crusca. Si tratta della preziosa copia manoscritta che il segretario accademico Bastiano de’ Rossi (l’Inferigno) portò con sé a Venezia per la stampa. Quando l’edizione fu completata, i volumi manoscritti della bella copia furono riportati in Accademia. La pagina manoscritta è esemplificativa delle tante citazioni dantesche nel Vocabolario. I tre lemmi in sequenza qui registrati, «ospizio», «ossame», «ossequioso», bene illustrano la ricchezza di esempi tratti dalla Divina Commedia. Addirittura il termine «ossequioso» entra nel Vocabolario grazie alla sola attestazione dantesca (e per approfondimenti si veda la Lessicografia della Crusca in rete, che pubblica sul web il contenuto delle cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici):

Ospizio. Luogo, dove s’alloggiano i forestieri. Lat. hospitium. Dial. S. Greg. M. Dirovvi in che luogo dobbiate far la Chiesa, e in che luogo lo dormentorio, e in che luogo l’ospizio. Dan. Inf. c. 5. O tu che vieni al doloroso ospizio. E Dan. Purg. c. 20. Quanto veder si può per quell'ospizio, Ove sponesti il tuo portato santo.

Ossame: Quantità d’ossa. Lib. viag. E più su da cento passi, v’è un ripostiglio, dove si ripone gli ossámi. Dan. Inf. c. 28. E l’altra il cui ossame ancor s’accoglie.

Ossequioso: Che fa ossequio, che è riverenza, e osservanza, e servitù. Lat. obsequiosus. Com. Par. 4. Molto era pietoso, e ossequioso circa le sepolture degli uccisi giudei.



Ultimo aggiornamento: 02/09/2022